Ormai da più di un mese sono stati pubblicati gli esiti delle aste per l’assegnazione dei lotti territoriali dei clienti non vulnerabili, i quali hanno visto aggiudicarsi quasi il 50% delle utenze in palio Enel Energia e Hera Comm. Ecco come cambia la classifica nelle prime 5 posizioni.
Ci eravamo lasciati così lo scorso anno, a seguito della pubblicazione della relazione annuale ARERA, con la TOP 5 della classifica dei primi venti operatori di vendita dell’energia in Italia che vedeva:
- Enel Energia
- A2A Energia
- Edison
- Axpo
- Hera
L’azienda di Viale Regina Margherita negli ultimi 4 anni è passata da una quota di mercato del 49,6% (2020) a 45,4% del 2022. Quota ulteriormente erosa a seguito della conclusione delle aste dove il numero complessivo di clienti domestici passa da 17,1 milioni a 14,5 milioni (-2,6 milioni).
Nonostante ciò rimane il primo fornitore con un’ampia distanza da quella del gruppo inseguitore.
A seguire avevamo il gruppo A2A (quota del 7,1%), il quale nel 2021 ha raggiunto e superato il gruppo Edison, da sempre il primo gruppo inseguitore, il quale resta davanti a AXPO e Hera.
Classifica post asta
Com’è cambiata la classifica dopo gli esiti delle aste?
Come avevamo anticipato, nonostante la perdita di circa 2 milioni di clienti, Enel Energia rimane salda al primo posto.
Le cose si muovono invece nelle altre posizioni, con una significativa avanzata di Hera, seguita da Edison e Illumia.
Hera Comm, società del gruppo Hera, riesce quasi a triplicare il numero di punti di prelievo domestici, passando da 2,91% a 7,32% per la sola quota domestici.
Anche Edison e Illumia hanno ampliato significativamente la loro presenza sul mercato, rispettivamente con un raddoppio e una quintuplicazione, del numero di clienti domestici post l’asta, modificando così la classifica degli operatori di mercato.
Si fa presente anche come Eni Plenitude, avendo partecipato all’asta ma non essendosi aggiudicata nessun lotto, ha mantenuto stabile la sua quota di mercato.
Evoluzione delle quote di mercato per cluster
Se da una parte abbiamo le big company del settore, dall’altra è opportuno analizzare come si sono evolute le percentuali degli operatori di piccole e media dimensione, per quanto riguarda il segmento domestico.
Nello specifico le dimensioni degli operatori si differenziano:
- operatori di grande dimensione – con quota di mercato almeno pari a 5%;
- operatori di dimensione medio grande – con quota di mercato da 2% a 5%;
- operatori di dimensione medio piccola – con quota di mercato da 0,5% a 2%;
- operatori di piccola dimensione – con quota di mercato inferiore a 0,5%.
Considerando nel 2022 un totale di volumi di 252.244 GWh le quote dei piccooli e medio piccoli operatori si aggirano tra i 1000 e 5000 GWh.
Questo è come vengono presentati da ARERA i gruppi sull’elaborazione dei dati dichiarati dagli operatori nell’ambito del monitoraggio retail ed estratti dal SII:
Abbiamo rielaborato questo grafico per comprendere meglio i numeri ed emerso che a fronte di una costante riduzione degli operatori di grandi dimensione (-13,9% in 10 anni), vi è stata una costante crescita nel segmento di operatori di media e piccola dimensione, entrambi con un incremento di 8 punti percentuali in 10 anni.
Correlato a questo dato vi è una costante crescita del numero complessivo dei gruppi societari attivi, la quale vede una costante diminuzione degli operatori di medio e grande dimensione, anche in virtù di acquisizione/fusioni aziendali, a fronte dell’aumento del segmento dei piccoli, con una piccola flessione nell’annus horribilis
Non ci resta che attendere la relazione annuale del 2024, sulle attività del 2023, per scoprire com’è cambiata la classifica dei primi venti operatori di vendita di energia elettrica.
Nel frattempo, se ancora non l’hai fatto, puoi leggerti il Report Strategio realizzato da Stantup sui dati della relazione ARERA 2023
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